
Un’operazione da circa 80mila euro che rientra nella Strategia nazionale Aree Interne. Il presidente Ismaele Ridolfi: “Andiamo a recuperare le difese spondali danneggiate dalle piene”

“I lavori – spiega il presidente Ismaele Ridolfi – sono necessari a ridurre il rischio idraulico, ripristinando in particolare le difese spondali erose dal corso d’acqua, e a sostenere le attività economiche, in particolare agricole e di allevamento, della popolazione che vive in questa frazione. Interventi necessari a causa dei danni provocati dalle piene del corso d’acqua e dalle piogge che hanno colpito la Lunigiana in particolare negli anni passati. Si tratta inoltre di una zona molto particolare, nella Vallata di Zeri. Un territorio che, nel suo complesso, ha mantenuto la propria identità di elevato pregio paesaggistico e ambientale con alcuni piccoli insediamenti situati sui lati opposti della valle in zona boscata e intervallati da brevi zone agricole terrazzate. Per quanto riguarda proprio il torrente Fiume, in località Noce, le onde di piena che trasportano anche materiale solido pure di grandi dimensioni, hanno provocato il cedimento degli argini con successivi allagamenti dei terreni vicini. E’ evidente l’erosione delle sponde in più punti, fino alla distruzione di una scogliera in sponda destra. Inoltre, molte briglie e soglie sono state danneggiate se non addirittura spostate dalle ondate di piena”.
Da qui la necessità di intervento urgente. Il progetto del Consorzio di Bonifica Toscana Nord rappresenta una prima opera che serve a ripristinare le difese spondali e a ridurre il rischio, in attesa di ulteriori finanziamenti che possano poi andare a completare i lavori che dovranno riguardare la manutenzione straordinaria delle strutture antierosive come briglie e soglie.

“Sono soddisfatto perché finalmente inizia un’opera di messa in sicurezza dell’abitato per la quale mi batto da almeno 3 anni – sottolinea il sindaco di Zeri, Cristian Petacchi – e che prevedeva anche altri lavori, in particolare per rivedere e sistemare molte delle briglie che si sono ribaltate all’interno del fiume, che spero siano realizzati in una fase due magari da finanziare sempre attraverso le risorse destinate alle Aree Interne. Bene questo primo, importante intervento da parte del Consorzio di Bonifica, declinato in un territorio fragile come il nostro che ha bisogno di opere analoghe in futuro in altre località da me segnalate”.