Nuovi argini per il Rio Isolella

Curiosità: Donato a Ridolfi un rastrello, come quello che servì a San Frediano per deviare il Serchio e proteggere la città di Lucca dalle sue acque.

Dibattito vivace, critico e costruttivo sulla sicurezza idraulica della zona del morianese dopo le piogge del 21 e 22 luglio. Il consorzio bonifica presenta il progetto di allargamento del corso d’acqua che ne aumenterà la portata e lancia un invito agli agricoltori della zona: “collaborate con il Consorzio per la manutenzione dei corsi d’acqua”.

Lucca – Il Presidente del Consorzio bonifica Toscana Nord, Ismaele Ridolfi, ha accettato di buon grado l’invito dei rappresentanti del comitato alluvionati MURRIUS e ha partecipato insieme al vicedirettore Daniela Marini e ai tecnici Marco Tambellini e Marino Nieri all’incontro pubblico che si è tenuto venerdì sera nei locali della chiesa di S. Quirico a Moriano. All’incontro, rimandato di una settimana per un banale malinteso sulle date, erano presenti anche il Sindaco di Lucca Alessandro Tambellini e l’Assessore Francesco Raspini, l’assessore Diego Santi della Provincia e il Prof. Raffaello Nardi dell’Autorità di Bacino.
La comunità del morianese, intervenuta in misura consistente all’incontro, ha chiesto agli Enti rassicurazioni su misure e interventi da adottare per la mitigazione del rischio idraulico e una maggiore attenzione alla gestione dei corsi d’acqua della zona, soprattutto dopo l’evento alluvionale dello scorso 21 luglio.
La risposta concreta alle richieste non è tardata ad arrivare. Ridolfi infatti ha ricordato che è in corso l’escavazione dei corsi d’acqua colmati dai detriti portati dalle piogge eccezionali, e ha presentato ufficialmente il progetto di allargamento del Rio Isolella, che ne aumenterà la portata e quindi permetterà al torrente di contenere una maggiore quantità d’acqua. I tecnici hanno spiegato che l’Isolella è un corso d’acqua importante in cui confluiscono numerosi affluenti sia dalle colline che dalla zona pianeggiante. Attraversa le frazioni del morianese per poi immettersi nel Fiume Serchio. I lavori, che il consorzio prevede di iniziare prima della stagione delle piogge, consistono in allargamenti della sezione del rio di circa 4 metri nei punti in cui è possibile riposizionare gli argini e di nuove solide sponde con scogliere nei tratti dove il corso d’acqua è obbligato.
Il primo stralcio dei lavori è di 350.000, mentre l’intervento successivo prevede anche l’adeguamento del ponte comunale.
“Conosciamo bene la difficile situazione idraulica di questo territorio – dice Ridolfi – e proprio per questo siamo consapevoli che gli interventi da eseguire sono importanti e necessitano di finanziamenti adeguati. Proprio per questo, oltre al lavoro che sta per partire, che sistemerà la parte terminale dell’Isolella, il Consorzio ha chiesto nel piano per la difesa del suolo della Regione Toscana, anche finanziamenti per il tratto del canale a monte del ponte comunale.”
Il dibattito, a tratti anche acceso, è stato proficuo, perché ha chiarito che a contribuire al miglioramento del deflusso dell’Isolella, contribuiranno anche lavori che provincia eseguirà sul Serchio. “A seguito dei sopralluoghi effettuati dai tecnici della Provincia nella giornata di oggi (8 agosto) – ha affermato l’assessore provinciale alla Difesa del Suolo, Diego Santi – per quanto di competenza della nostra amministrazione procederemo entro i primi di settembre con alcuni interventi sul Serchio, peraltro già previsti dal cronoprogramma dei lavori. Al di là delle specifiche competenze di legge – ha proseguito Santi – la Provincia si ritiene impegnata collaborare con gli altri enti per garantire la sicurezza di questo territorio e dei suoi abitanti”.
Nella serata è stata anche affrontata la problematica sulla manutenzione dei corsi d’acqua e sui tempi di attuazione, per la quale Ridolfi ha invitato gli agricoltori a collaborare con il consorzio come previsto dai regolamenti e come già viene fatto anche in altre zone del comprensorio.
“Ci teniamo che i lavori siano fatti da coloro che il territorio lo conoscono bene perché ci vivono e ci lavorano ogni giorno – conclude Ridolfi – così anche i soldi del contributo di bonifica, tornano alle aziende dei territori dai quali provengono”
Programmi, date e interventi sono dunque chiari e al termine della serata Ridolfi ha comunque rinnovato la piena disponibilità sia al confronto, che a tenere aggiornati i cittadini sullo stato di avanzamento di procedure e opere. A memoria di questo impegno, i membri del comitato hanno regalato a Ridolfi un rastrello, come quello che servì a San Frediano per deviare il Serchio e proteggere la città di Lucca dalle sue acque.