Meno Lavarone in mare grazie agli impianti idrovori in Versilia

Sono stati recentemente portati a termine ed ultimati i lavori di manutenzione di diversi sgrigliatori in molti impianti idrovori della Versilia per un investimento totale di oltre 100mila euro da parte del Consorzio 1 Toscana Nord. Una serie di interventi che sono fondamentali per il mantenimento in efficienza e la funzionalità dei vari impianti idrovori su tutto il territorio versiliese. La manutenzione programmata ed il continuo monitoraggio degli impianti permettono di essere funzionali e conseguentemente di mitigare i rischi idrogeologici per la messa in sicurezza dell’intera area di costa che va dal lago di Massaciuccoli fino al Lago di Porta. E proprio grazie alla presenza e alla funzionalità dei 24 impianti idrovori, presenti lungo il tratto dell’intera costa, gestiti direttamente dal Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, che si è creata negli anni la possibilità di insediamenti civili, sviluppo urbanistico ed economico oltre che del turismo. Gran parte del territorio versiliese infatti è tenuto asciutto e drenato proprio degli impianti che impediscono che intere aree ritornino palustri e abbiano conseguentemente problemi di allagamenti.

Nello specifico gli impianti idrovori interessati da questi lavori sono stati quello del Mandriato a Pietrasanta, del Fossetto e Colatore Destro. La funzione degli sgrigliatori è fondamentale perché le acque del canale di arrivo all’impianto possono trasportare, specie in occasione delle piene, del materiale flottante che entrando all’interno delle pompe può danneggiarle seriamente. Per tale motivo, a monte delle celle è presente una griglia metallica per l’intercettazione del materiale galleggiante.

Lo sgrigliatore è un apparato elettromeccanico di fondamentale importanza per il corretto funzionamento di un impianto idrovoro ed ha infatti la funzione di rimuovere prontamente il materiale trattenuto dalla griglia. Esso è costituito da un grosso “rastrello” il quale con un opportuno movimento periodico meccanizzato, raccoglie in materiale e lo scarica su un nastro. Grazie a queste opere gli sgrigliatori trattengono il cosiddetto vaglio cioè una mole notevole di rifiuti, composto da plastiche, materiale residuo, vegetazione e molto altro ancora che altrimenti andrebbero a finire nel mare creando conseguentemente inquinamento e provocando danni all’intero ecosistema. “Tramite gli sgrigliatori eliminiamo parte del materiale residuo che andrebbe a creare una parte consistente anche di lavarone- sottolinea il Presidente del Consorzio 1 Toscana Nord, Ismaele Ridolfi – con questi strumenti invece fermiamo la massa dei detriti che poi vengono sollevati fino alla testa della griglia e scaricati su un nastro trasportatore. Nel 2021 abbiamo recuperato circa 200 tonnellate di materiale, un  dato che ci deve far riflettere”.

Tali residui vengono successivamente trasportati a loro volta dal nastro trasportatore in un cassone per la raccolta del rifiuto. Il cassone viene poi periodicamente vuotato ed il materiale conferito ad un centro autorizzato per lo smaltimento dello stesso.