Lido di Camaiore – Proseguono le misure di contenimento del consistente sversamento di idrocarburi accertato nella serata di giovedì nel tratto terminale della Fossa dell’Abate, tra il ponte del Viale Colombo e la foce. I tecnici del consorzio di bonifica sono tornati sul posto questa mattina e, con la luce del giorno hanno ritenuto di affiancare alla prima barriera galleggiante stesa ieri sera, anche una seconda barriera per impedire eventuali spargimenti del gasolio.
“Ciò che è apparso ai nostri occhi questa mattina fa veramente pensare a quanto sia importante

Le due barriere galleggianti installate dagli uomini del Consorzio. Le “panne” hanno la funzione di trattenere il materiale galleggiante nei corsi d’acqua

agire in fretta in questi casi – spiega il Presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – Gli idrocarburi sono adesso bloccati nella barriera galleggiante che abbiamo sistemato ieri sera. Un pronto intervento che ha evitato l’inquinamento del mare, ma anche l’inquinamento della sabbia degli arenili. La barriera ha trattenuto il gasolio in un unico punto, facilitando adesso le operazioni di aspirazione e di bonifica”.
Contemporaneamente alle operazioni sul posto, i tecnici degli uffici tecnici del Consorzio hanno avviato la procedura di emergenza prevista in questi casi, allertando il Genio Civile competente per le materie di polizia idraulica sulla Fossa dell’Abate, gli uffici ambiente e le polizie municipali dei Comuni di Camaiore e Viareggio, l’Arpat e per conoscenza la Capitaneria di Porto.
Nessuna traccia di idrocarburi è stata rilevata nella rete dei canali di bonifica che recapitano nella Fossa dell’abate.
L’esito dei controlli, effettuati a tappeto dagli agenti di polizia di bonifica, consente quindi di escludere che lo sversamento abbia avuto origine dai corsi d’acqua minori.

Il gasolio è stato bloccato con la barriera galleggiante prima che defluisse in mare